Site icon Trading

Book ordini, il muro

È piuttosto interessante notare che sia io che altri, diciamo “divulgatori”, abbiano riscontrato la difficoltà a spiegare il concetto di “muro”.

Partiamo da un punto precedente. Purtroppo, non su tutti gli strumenti finanziari, anche in ambito Crypto, c’è il book. O se volete in italiano lo potremo tradurre come “libro delle prenotazioni”. Molto stringato, quando si effettua un acquisto di un titolo ci sono due macro-sezioni, l’ordine di tipo a mercato e quello limite.

Poi esistono altre cose, che non vediamo qui, ma di fatto sono tutte sotto la tipologia “limite”. La differenza tra mercato e limite è molto semplice. Nel mercato non si sceglie il prezzo, si “buttano” dei soldi in acquisto o vendita e il primo offerente sul prezzo dove sta orbitando il mercato vi acquisterà o venderà i titoli.

Nel caso del limite invece si sceglie in anticipo il prezzo dove vogliamo acquistare o vendere. Questa intenzione di compra-vendita viene registrata appunto nel book, generalmente in verde se state comprando, in rosso se state vendendo.

Come potete capire il Book quindi si compone di due “anime” contrapposte, i venditori e i compratori. La loro rappresentazione grafica li vede contrapposti, come due “montagne” speculari dove al centro c’è il prezzo attuale, o nel caso di un buco lo spread attuale. Poiché in quel caso c’è differenza tra il livello di prezzo del primo degli acquirenti con il primo dei venditori.

In questa fase, ma anche in altre, un “maker” cioè un compratore o un venditore a mercato sparigliano le carte, perché appunto l’ordine viene eseguito subito, saltando la fila e senza addirittura mostrare quanto stanno comprando o vendendo. In genere questa cosa viene fatta pagare di più. Cioè le FEE dell’Exchange possono essere più care nell’ordine a mercato e ben più convenienti su quello a limite.

Motivo per cui la maggioranza vende a limite. Quindi come spero possiate aver intuito, quando si immette un ordine limite, oltre al livello di prezzo viene mostrato anche il quantitativo. Quasi sicuramente non saremo mai i soli a quel livello di prezzo ad aver piazzato un ordine; quindi, il nostro si somma al resto della ciurma. In certi livelli di prezzo il numero di persone o i quantitativi diventano importanti, si è appena generato un “Muro”.

La parola “Muro” è sensata. Perché graficamente in effetti sembra un muro e perché il prezzo corrente per andare a toccare un valore più alto nel caso della vendita, più basso nel caso dell’acquisto, dovrà “Bucare” quel muro. Cioè dal punto di vista tecnico se al livello di prezzo 100 ci sono 1 milione in ordini di vendita, per arrivare al livello di prezzo 101 i compratori dovranno esaurire il milione in prenotazione dei venditori, più gli eventuali “makers” che, come abbiamo detto, sono delle variabili non previste.

È evidente che il book ha importanza nel momento in cui vado a piazzare un ordine, che sia di acquisto o vendita. Anche se diciamo ha più importanza il secondo caso. Cioè se a 100 c’è un milione in ordini, è più intelligente mettere la mia prenotazione a 999, anticipando quelli sul livello poco sopra. Di sicuro non 101, perché a seconda dei volumi di quella o questa moneta, potrebbe non esserci abbastanza “forza propulsiva” degli acquirenti per abbattere il “muro” e andare oltre.

Questo post ovviamente fa un discorso molto statico del Book. In realtà se lo andrete ad osservare senza fare nulla, noterete che i livelli di prezzo si muovono anche rapidamente. Spesso si creano dei muri che scompaiono nel giro di pochissimi istanti. La maggioranza di questi sono algoritmi, e una parte più piccola le persone vere che dopo aver piazzato un ordine lo annullano. I Bot o gli algoritmi, specie quelli strutturati a livello bancario, giocano letteralmente una specie di guerra dove tolgono e mettono soldi sul book. Ovviamente non tutte le crypto sono soggette a questa situazione, ma per i grandi nomi è così.

Motivo per cui il Book non ha la dovuta importanza “accademica”, sebbene ad esempio io lo tenga in considerazione e la cosa funziona. Ovvero considerare i muri mi permette di chiudere un trade, mentre molto spesso prima di questo studio/conoscenza un prezzo piazzato sopra un muro si ritrovava con un respingimento. Cioè il 90% delle volte se il muro resiste crea un rimbalzo del prezzo nella direzione opposta, che significa stop loss anziché take profit.

Exit mobile version