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Come si opera in Short su Binance

Facciamo un esempio di quella che è una contrattazione in Short, cioè allo scoperto tradotta in italiano. Ovvero “acquistiamo” ad un prezzo e prevedendo la discesa di questo, “vendiamo” ad un prezzo più basso. Faccio notare le virgolette su vendiamo e compriamo, lo capiremo meglio nel proseguo dell’articolo. Sembra un contro senso, ma di fatto abbiamo realizzato un profitto. Come mai? Andiamo per ordine, con esempi pratici su Binance.

Il trucco di base è determinato dal fatto che non stiamo utilizzando soldi nostri, quelli ci servono per la garanzia del capitale. Infatti il primo passo è quello di aprire, o trasferire, fondi sul conto Margin di Binance.

Il processo è piuttosto semplice, e nel caso abbiamo già fondi su un Wallet Spot è immediato e non richiede nessuna fee o costo. Nella pagina del Wallet Margin, andiamo nella moneta a nostra disposizione, premiamo il tasto “Trasferisci” e spostiamo il quantitativo che ci interessa.

Siamo pronti ad operare in modalità Short. Andiamo nella schermata dell’exchange, dove chiaramente dobbiamo avere una moneta (quella spostata poc’anzi) che fa parte della coppia che intendiamo impiegare come capitale di garanzia e allo stesso tempo vogliamo incrementare. Prendiamo ad esempio la coppia BNB/BUSD (Binance coin vs Binance usd).

Sul conto margin ho trasferito BUSD, quindi non sono in possesso di BNB, ma è proprio su questi che andrò a contrattarli perché la mia analisi tecnica mi porta a considerare un ribasso del valore di questo assett.

Sulla classica schermata di contrattazione dell’exchange andrò a vendere qualcosa che non possiedo. Per farlo andiamo nella sezione Vendi, qui dobbiamo spostare il selettore da “Normale” a “Presta“. Poco sotto noteremo che il tasto sarà rinominato in Vendi con margine.

A questo punto selezioniamo il valore di entrata, anche se quasi in stato di paradosso stiamo premendo il tasto vendi e la quantità. Nel caso di Binance entra nel gioco anche la leva che non è oggetto di questo articolo per non complicarlo ulteriormente.

A questo punto abbiamo “comprato” un asset che non disponiamo dal nostro punto di vista, mentre nella realtà abbiamo venduto un asset di qualcun altro che abbiamo preso in prestito. Questo prestito prevediamo di ridarlo indietro (ricomprandolo) ad un contro valore più basso al netto degli interessi.

Eh si, perché come dice la parola “Presta” stiamo prendendo a prestito capitale da terzi a cui dovremo ripagare un interesse orario alla fine dell’operazione. Ma di questo ne riparliamo più tardi.

Mettiamo appunto che il prezzo come previsto scenda e ad un certo livello dobbiamo “prendere profitto” (take profit). In questo caso il profitto in short va eseguito nella sezione di sinistra su compra, questa volta utilizzando l’opzione “Rimborsa”, chiaramente al prezzo più basso. In questo caso andremo ad indicare la quantità prestata in precedenza (1,29 nelle immagini qui presentate per far capire il concetto) ovvero qualcosa in più proprio in virtù degli interessi.

La parte degli interessi va detto che è poco intuitiva, infatti per conoscere quanto dobbiamo dare indietro e se ci sono interessi in atto, è necessario spostarsi sul Wallet Margin. Nella lista mostrata, alla colonna “valori di patrimonio”, non ci devono essere valori negativi (indicati in rosso). In tal caso meglio chiudere la posizione. Come? andando sulla voce “Presta/Rimborsa“. Qui nella sezione “Rimborso” se sono attivi prestiti saranno chiaramente indicati. Se non sufficiente va aggiunto il capitale necessario per coprire la posizione. Motivo per cui consiglio che in fase di rimborso si aggiunga qualcosa in più rispetto al prestato, giusto per coprire direttamente dal pannello di trading eventuali incombenze.

Quello che è importante comprendere in questo processo è che abbiamo avuto 100 monete X al prezzo di 100. Quando il controvalore va a 50 e chiudiamo l’operazione, restituiremo sempre 100 monete X ma a metà del loro valore, o meglio utilizzando metà del valore a cui le abbiamo acquistate. La differenza di contro valore, che è il vero nostro target, rimane in tasca a noi. Su questa dedurremo oltre alle Fee anche gli interessi.

Come potete intuire chi presta 100 monete X, sempre 100 monete riavrà indietro, con l’aggiunta di un interesse. Quello che varia o sarebbe più corretto dire “oscilla” è il valore di contrattazione con l’assett che è scambiato nella nostra operazione. E che il prestatore non è interessato a conoscere poiché lui avrà la certezza assoluta di riavere il capitale. Il prestito avviene sia da Binance, ma possiamo diventare anche noi “prestatori”, di questo magari ne parleremo in un articolo apposito.

Rispetto ad una contrattazione LONG, ci sono chiaramente delle differenze. La prima più evidente è il rimborso, cioè dobbiamo tornare indietro quanto dovuto, e questo è sicuro è certo poiché l’asset reale, cioè il nostro capitale è gestito da Binance stesso, cioè non lo possiamo impiegare in altro. In seconda analisi dobbiamo tornare indietro gli interessi, motivo per cui il trade deve essere eseguito idealmente nel minor tempo possibile.

Binance fa da arbitro in questa veste, per cui ad un certo punto se non restituiamo il capitale, in base a certi calcoli la nostra posizione verrà liquidata in modo forzato proprio per tutelare il prestatore.

Quello che appare in questa spiegazione è quello che gli inglesi chiamano win-win, cioè vincono entrambi gli attori, il primo con il profitto il secondo con gli interessi. Questo in linea teorica ovviamente. Chiaramente può essere che la contrattazione vada storta, cioè il prezzo invece di scendere sale, in quel caso perderemo soldi perché dobbiamo ricomprare un asset ad un prezzo più alto ed in più ci dobbiamo pagare sopra Fee ed interessi. Di certo il prestatore non ci rimette mai, al limite il suo capitale avrà un contro valore verso quella moneta più basso. Tuttavia lo scopo del prestatore è aumentare il numero di monete che sta prestando ed il prestito è una strada interessante oltre che sicura.

Dal nostro punto di vista invece si apre la possibilità di poter effettuare profitto in una condizione che nella vendita classica altrimenti non sarebbe possibile. E non è una considerazione da poco, infatti l’analisi tecnica prevede sia i rialzi che i ribassi. Immaginate uno scenario in cui il mercato è totalmente rosso, di norma dovremo stare fermi per un tempo indefinito. In questo caso invece possiamo operare.

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