Vediamo quest’oggi come gestire una situazione di trading negativa. Una situazione tipica in cui si ritroveranno i trader agli inizi per mancanza di esperienza.
Un classico iniziale è quello di correre dietro ai segnali razzo, cioè quelle coin che in un dato giorno stanno facendo un Pump stratosferico. Molto probabilmente si vede un prezzo che è già iper salito, e magari dopo una breve osservazione non si può notare che il prezzo sia ulteriormente aumentato. Inizia una trappola mentale, “nel tempo che guardavo è salito“, “se compravo li facevo il 5%“. Si inizia a credere che quello visto nel passato più prossimo si ripeterà in quello più futuro, e parte l’ordine di incauto acquisto.
Insomma non è detto che vada male, ma spesso si perché l’acquisto sui prezzi sparati è pericolosissimo. Il prezzo sale per poco, magari dell’1% scarso, ma poi gira e va indietro, siamo in perdita.
Qui un trader con esperienza avrebbe già liquidato, ma parte una seconda trappola psicologica per cui si crede che tornerà su, che è solo un rimbalzo eccetera. Il prezzo poi rimbalza pure, ma arriva dove abbiamo comprato o magari poco più sopra. Quindi noi siamo ancora più convinti di essere nella strategia corretta. Non ci stiamo rendendo conto che l’analisi fatta in precedenza è già esaurita e ne servirebbe una nuova.
Il prezzo poi scende, in un range dove ancora la perdita sarebbe sopportabile, ma la nostra convinzione ci fa stare fermi. Poi la discesa diventa più preminente e parte una terza trappola psicologica, forse la peggiore, ovvero non accettare la perdita.
“Tra qualche giorno torna su“. Nel giro di un periodo più o meno breve vi ritrovate con il 50-60% di perdita.
A questo punto il danno è fatto e ci si rende conto in modo lucido dell’errore. C’è solo una strada possibile, anzi una domanda possibile. Quei soldi vi servono? Se la risposta è si, vendete e fate tesoro dell’esperienza. Se invece la risposta è no si può pensare ad una strategia alternativa che vi spiego.
Nelle crypto più che altrove il prezzo, anche quello alto tornerà ad essere testato se non addirittura superato. E’ un mercato giovane quindi il potenziale c’è. Tuttavia non c’è ovviamente una risposta sul quando può avvenire. Può essere domani come fra qualche anno.
Restare fermi ed attendere l’evento però non è una gran strategia, vi trasformate in un “Hodler” di un asset in cui neanche credete. Una vera strategia è quella di mixare la tecnica dello short ma finalizzata al riacquisto.
Facciamo qualche esempio con i numeri che si capisce meglio. Poniamo di aver acquistato 500 pezzi di qualche Coin, magari appena lanciata dove la sua quotazione, sparata, era di 1$. Ora il prezzo è dimezzato, cioè 0,5$.
Quindi il nostro capitale da 500$ è diventato di 250$. Quello che succede e si nota osservando i prezzi giornalieri è che l’andamento è irregolare. Anche quando scendono ci sono dei saliscendi.
Se noi vendiamo i 500 pezzi in una salita, seppure minore nel quadro globale, e poi quando scende riacquistiamo sempre 500 pezzi, abbiamo cominciato a ridurre le perdite.
Ad esempio il prezzo un giorno sale a 0,6 con una candela verde piuttosto netta è lecito attenersi una candela rossa il giorno dopo. Che magari ci riporta a 0,5.
In sostanza è come se stessimo “shortando” ma il collaterale ce lo stiamo auto finanziando. E’ importante tenere traccia da qualche parte dei trade e della riduzione di perdita, perché ad un certo punto potremo entrare in take profit ad un prezzo più basso di quello acquistato in origine, oppure nel caso si arrivasse a ri-testare il prezzo dove avevamo acquistato, essere in profitto con il capitale.
E’ chiaro che se lo guardiamo in ambito complessivo la procedura è comunque negativa perché abbiamo perso uno sproposito di tempo in perdita anziché in guadagno. Ma come anticipato se quel capitale non ci serve o non ha importanza relativa per la nostra vita, questa soluzione ci permettere di chiudere sul termine assoluto in guadagno anziché in perdita. Che non è poco, per nulla, visto che nel frattempo abbiamo guadagnato in esperienza operativa.