Vi ho lasciati con l’episodio precedente dove avete appreso come si apre un conto paper su Tradingview e come si piazzano gli ordini.
Senza nessuna tecnica o nessun indicatore è come andare in giro bendati sparando a casaccio. Magari la fortuna del principiante le prime volte, ma poi sicuro si sbatte il muso contro il mercato.
Se dobbiamo parlare di indicatori, cioè di sistemi che analizzano lo storico del prezzo attraverso differenti calcoli matematici, otteniamo in genere delle righe. A volte cose più esotiche, come le Ichimoku Clouds. Quella che prendiamo in esame noi sono le EMA che stanno per Esponentials Moving Average. Ovvero Medie Mobili Esponenziali in italiano.
Esistono anche le Medie Mobili Semplici (MA). In pratica queste righe sono determinate dai valori di chiusura di un certo numero di candele all’indietro. Quindi una MA20 prende i valori di chiusura delle 20 candele precedenti e trova il valore medio disegnandolo sul grafico, che legata al calcolo precedente forma una specie di riga ondivaga.
Una EMA 20 periodi prende il valore di 20 chiusure precedenti, come la MA, ma tramite un calcolo matematico influenza il valore medio poiché da più importanza alle chiusure vicine rispetto a quelle lontane. L’effetto che si ottiene è una maggiore reattività rispetto al prezzo in essere delle EMA rispetto alle MA.
Questo non vuol dire che le EMA siano meglio delle MA, infatti dipende dal mercato, dal periodo, dai volumi e dal Time Frame. Diciamo che istituzionalmente nel mondo delle cripto valute si utilizzano le EMA. Al plurale, perché se ne possono utilizzare più di una, chiaramente con periodi di campionamento diversi.
Quindi quali campionamenti usare? Boh, praticamente con chiunque abbia parlato, visto video o letto libri, se ne esce con la sua teoria. Che può essere valida, come ho detto sopra volumi, capitalizzazione di quella moneta, periodi di euforia o di disinteresse, Time Frame influenzano in qualche modo l’efficacia degli indicatori.
La EMA più usata in assoluto è quella da 60 periodi. In genere si tende a scegliere il resto per multipli, generalmente di tre. Cioè a 20 periodi x 3, quella dopo è la 60, quella dopo dovrebbe essere la 180, ma tutti usano la 200. Il consiglio è di osservare le EMA come si sono posizionate rispetto al prezzo nel passato. Hanno offerto una resistenza o un supporto? Cioè il prezzo ci ha idealmente rimbalzato? Allora è un buon indicatore.
In questo momento sto seguendo un trader che usa la 5, 10, 27, 60 e 200 periodi. Ma domani sicuramente avrò cambiato idea. E’ importante inoltre colorare le righe, perché se abbiamo 4 righe dello stesso colore quale è la 60? quale la 200? Se le coloriamo riusciamo a comprendere a colpo d’occhio quali sono e come sono posizionate.
In TradingView per attivare le EMA bisogna andare sul simbolo della funzione cerca “media mobili esponenziali” e aggiungerle quante volte è necessario.
Tuttavia, nasce un problemino. Il numero di indicatori è limitato in base al profilo di Tradingview, se si paga si hanno più indicatori. Ma si può aggirare creandosi un proprio indicatore che incorpora direttamente le 4 EMA come se in realtà fosse uno.
Non dovete crearlo, l’ho fatto io per voi e lo trovate a questo indirizzo di GitHub. Copiate il codice che trovate al link indicato, poi aprite in basso su Trading View il pannello “Editor Pine” incollate il codice, premete Salva e quindi Aggiungi al grafico. Da qui in poi avete le 5 EMA pronte. Se premete sulle impostazioni del nuovo indicatore potete cambiare colore, campionamento, stile.
A questo punto possiamo incominciare a guardare il grafico con un occhio leggermente differente. Le varie linee dovrebbero cominciare ad avere un senso, poiché queste hanno un movimento che va verso l’alto o il basso, talvolta si incrociano, talvolta si invertono le posizioni. Tutte queste cose hanno ovviamente un loro senso. Ma è sempre correlato a dove sono le candele e come si muovono. Ma di questo ne parliamo al prossimo episodio.