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Paper Trading – episodio 7

Fino ad ora non ho dato strategie operative in senso stretto. La motivazione è che le strategie vengono percepite da chi inizia come meccaniche e scientifiche allo stesso tempo. Infatti, il concetto successivo che viene in mente a chiunque è “ma se lo faccio fare ad un bot?” cioè ad un software.

Ed è proprio qui il punto, le strategie sono soggette a tanti parametri e a livello ciclico la loro efficacia o inefficacia cambia di continuo. Perché il mercato cambia, sebbene noi lo percepiamo come statico.

Le strategie sono infinite. Le candele e le EMA sono come le note musicali, ci puoi vedere e costruire la qualunque all’infinito. Inoltre, come avevo spiegato le EMA non sono gli unici indicatori, ce ne sono uno sproposito.

La cosa più importante è osservare il mercato. Vediamo questi appunti su Bitcoin, Time Frame a 1 giorno:

Come possiamo vedere ad un certo punto il prezzo sale deciso e così anche la EMA10 che “buca” in modo deciso la EMA60. Possiamo che dire che due giorni dopo abbiamo ampia conferma di un trend in salita. Cosa che avviene, ma voglio far notare che il prezzo si appoggia sulla EMA5 e solo tramite spike (picco) tocca la EMA10, che di fatto è come se idealmente la stesse sostenendo nella sua corsa.

La spinta, come è normale che sia, si esaurisce e il prezzo dopo due giorni rossi, chiude esattamente sulla 10. Si apre una fase di lateralizzazione, sembra esserci una salita, ma in realtà è un falso segnale, il prezzo scende deciso sotto la 10 per andare addirittura sotto la EMA 60.

Sembra una cronistoria, lo è, ma di fatto ho postulato una tecnica. Si può dire che quando la EMA10 buca la 60, o ancora meglio prima aveva bucato pure la 200 e poi la 60, siamo in una fase di rialzo.

Quindi a inizio del terzo giorno avremo potuto comprare. Dopo la candela di incrocio delle EMA che era molto indicativa perché poderosa, cioè i compratori stavano intervenendo in forze, il secondo giorno la candela rossa era molto contenuta nel movimento. Questa era la conferma che la spinta verso l’alto era più forte di quella del ribasso.

Così è stato. Per quanto? ci sono dei metodi per cercare di indovinarlo, ma al momento soprassediamo per non perdere il focus. La salita come detto sembra sostenuta dalla EMA10. Potenzialmente li si potrebbe pensare di vendere.

Ma succede che spesso fa l’appoggio, in gergo si dice che “riposa” e poi riparte. Quindi ci serviva qualche segnale in più. Diciamo che la lateralizzazione è un momento complicato perché nelle fasi iniziali non sappiamo con certezza se lo sia. Potrebbe benissimo essere una inversione di trend.

Se proprio vogliamo formulare una tecnica “quasi scientifica” si poteva aspettare l’appoggio del prezzo sulla EMA60. Che avrebbe avuto la funzione di Stop Loss mobile. Quello sicuramente è un segnale di uscita. Tuttavia, la 60 quando era sulla fase di lateralizzazione come vediamo era lontanissima. Troppo.

In questo senso la 60 che sta salendo, e per forza di cose andrà ad avvicinarsi al prezzo, ci sta indicando che la spinta verso l’alto sta per rallentare. È il momento di stare attenti perché l’uscita è probabile se non vicina. Il mercato va su e giù, pare banale anche dirlo, ma spesso ce lo dimentichiamo.

Un altro segnale di uscita, questa volta più reattivo, era osservare la EMA5. Nella salita è distante dalla 10, poi tre giorni dopo l’appoggio (fa fede la chiusura con il corpo) su quest’ultima sebbene in candela verde, le EMA5/10 si toccano. Poteva essere un segnala di uscita.

Infinte il metodo forse migliore, quanto siamo soddisfatti del guadagno che stiamo ottenendo? Cioè nella salita ad un certo punto potevamo essere contenti del guadagno ed uscire nonostante tutto.

Non perdiamo di vista che lo scopo è guadagnare soldi, ma finché non diamo il segnale di vendita e prendiamo posizione, il guadagno è solo teorico. Basta una notizia della Cina che se ne inventa una delle sue e crolla tutto nel giro di minuti.

Abbiamo un po’ di informazioni da sfruttare e una tecnica, fra le migliaia, che possiamo usare. Tuttavia, nel prossimo episodio vediamo un nuovo fattore, ovvero le proporzioni e perché va tenuto in considerazione specie per quanto riguarda il take profit.

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