Da parecchio tempo in Binance hanno fatto capolino gli ordini OCO, la cui sigla significa One Cancel Other. Cioè uno cancella l’altro.
A cosa servono gli ordini OCO? sostanzialmente a impostare un ordine in cui si prende profitto ed anche l’eventuale Stop Loss per limitare le perdite, ma non solo.
Andiamo quindi con ordine, la situazione in cui ci troveremo potrebbe essere quella LONG (acquisto ad un prezzo basso, vendo ad un prezzo più alto). Ovvero il pre-requisito è che abbiamo già comprato un titolo e ora lo dobbiamo vendere. Auspicabilmente in profitto, ma nel caso peggiore limitando la perdita.
Facciamo quindi un esempio pratico, abbiamo comprato Bitcoin a 46.000 USDT e in base alle nostre analisi lo vogliamo vendere a 50.000. Tuttavia abbiamo identificato a 45.000 il livello di Stop Loss.
Su Binance nella sezione Vendi, vicino a Limite e Mercato è presente una terza voce. Di solito è impostata con “Stop Limit“. Ma accanto ad essa una freccia verso il basso indica che ci sono delle opzioni. OCO per l’appunto. Selezionando quest’ultima sulla Form dell’ordine compare una riga in più.
Le voci come vediamo sono Prezzo, dove andremo ad indicare il nostro prezzo di Take Profit, Stop che indica il livello di ingaggio dello Stop Loss e Limite è che il prezzo vero e proprio dello Stop Loss.
Perché c’è Stop e Limite? Perché di fatto il prezzo non compare nel book fino a quando lo stop non viene raggiunto, e solo in quel momento viene immesso il prezzo in modalità Limite, dove poi verrà eseguito. Per questo motivo Limite deve essere leggermente inferiore a Stop.
Ovviamente la manovra a parti invertite è funzionale anche alla compravendita in SHORT (margin). In quel caso si ribalteranno i valori, dato che il profitto avrà un prezzo inferiore e lo stop uno superiore.
Un secondo modo di utilizzo
Come anticipato all’inizio dell’articolo questa modalità prevede che voi siete già entrati sul mercato attraverso un’acquisto effettuato in precedenza. Tuttavia è possibile sfruttare OCO anche in quella fase. Mettiamo che la situazione di mercato sia indecisa. Quindi noi possiamo mettere un prezzo di acquisto ad un livello basso, magari nell’ottica di intercettare un rimbalzo. Tuttavia se questo non si verifica potrebbe essere che il prezzo “esploda” letteralmente verso l’alto. In questa situazione è chiaro che noi entrando più alti andiamo a guadagnare di meno, ma quanto meno ci troveremo in un rialzo conclamato. Riusciremo in ogni caso a prendere i profitti della parte terminale di questo evento.
Un esempio pratico dall’immagine qui. sopra. Abbiamo il prezzo che dopo un piccolo rialzo sta ritracciando. Potremo provare a mettere un acquisto (Prezzo) in corrispondenza di una linea di resistenza che avevamo precedentemente rilevato. Tuttavia come si vede la quotazione non ha mai raggiunto quel livello. In alternativa però potremo piazzare tramite OCO un ordine di acquisto decisamente più in alto (Stop / Limit) dato che a quel livello è chiaro che si sia consolidato un forte aumento.
In chiusura, l’utilizzo di OCO è decisamente importante da imparare perché permette di disciplinare l’utilizzo dello Stop Loss ed anzi indurre in un miglioramento in termini di esperienza maturata per il suo corretto posizionamento. Ma nel caso dell’acquisto possiamo comunque avere uno strumento che magari ci evita di incappare poi in un acquisto troppo ritardato e non ponderato. Al momento purtroppo manca uno strumento nativo che permetta di fare un concatenamento di due potenziali OCO che ci permetterebbero una considerevole automazione.
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