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Teoria di Eliott

Entriamo su teorie più applicate che generali. Ralph Nelson Elliott (1871-1948) elaborò una teoria che di fatto parte da quella di Dow. Pochi anni prima di morire Elliott pubblico “Nature’s Law: The secret of Universe” che sembrerebbe dal titolo più che un testo di analisi tecnica, un testo di astronomia. Nel libro pone in evidenza come molte forze della natura abbiano una loro ciclicità, compresa quella umana. In particolare si ispirò al moto delle onde del mare teorizzando il triplo ritmo intrinseco. Abbiamo visto che Dow ha utilizzato non a caso le tre tendenze per il trend (primario, intermedio, corto) e tre le fasi di accumulo, intermedio e distribuzione. Elliott pone sul lato grafico queste considerazioni arrivando a scoprire un ritmo di 5 onde rialziste, seguite da 3 onde al ribasso. Come si vede dall’immagine le onde 1,3 e 5 sono al rialzo, mentre quelle pari sono di correzione. Una volta raggiunta l’onda 5 inizieranno 3 onde, chiamate A,B,C che sono considerate di correzione anch’esse. Ogni onda si suddivide in onde di grado inferiore, ovvero il pattern generale si ripete all’interno dei singoli impulsi. Le onde interne (di colore rosso) possono essere a loro volta suddivise da altrettante onde interne. Questo schema tuttavia deve sottostare ad alcune caratteristiche che devono obbligatoriamente essere rispettate: Elliott identificò 13 configurazioni grafiche differenti, ma pose l’accento in particolare sulla estensione delle onde di rialzo (1,3,5). Solitamente la 3 è quella più lunga, ma ci sono casi in cui è la quinta ad esserlo. Difficilmente lo è la prima. Un altro aspetto da considerare sono le onde di ritracciamento, qui nei grafici disegnate in modo armonico. Può capitare infatti che i movimenti contrari non rispettino completamente le figure triangolari ma assumano più un modello di triangolo ascendente o discendente che spesso danno vita ad una breve lateralizzazione del grafo. Quanto rappresentato è su un uptrend (trend in salita) ma invertendo completamente il ragionamento può essere utilizzato anche in downtrend. Nel trading pratico la teoria di Elliott si utilizza con timeframe superiori al giornaliero, quelli inferiori sono inficiati da troppo rumore. Inoltre deve essere poi supportata da altri tipi di indicatori perché potremmo trovarci dinnanzi ad un cambiamento di rotta e non vedere rispettate le previsioni. Inoltre quanto spiegato su questa pagina è un sunto molto concentrato di quanto espose Elliott che in realtà è decisamente molto più ampio e complesso.
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